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Progettare la compartimentazione antincendio negli hotel: soluzioni tecniche verticali e orizzontali secondo le normative vigenti

Progettare la compartimentazione antincendio negli hotel: soluzioni tecniche verticali e orizzontali secondo le normative vigenti

La compartimentazione antincendio è uno degli elementi più importanti nella progettazione della sicurezza negli hotel, garantendo la protezione degli occupanti e la limitazione dei danni in caso di incendio. La compartimentazione, come parte della protezione passiva, si basa sull'uso di barriere resistenti al fuoco, come pareti, soffitti e porte tagliafuoco, che suddividono l'edificio in compartimenti. Questo sistema è fondamentale per contenere il fuoco e il fumo in aree limitate, permettendo l'evacuazione sicura degli occupanti e facilitando l'intervento dei vigili del fuoco.

 

Normativa di riferimento: il Codice di Prevenzione Incendi

Il Codice di Prevenzione Incendi, nel Capitolo S.3, fornisce le linee guida per progettare la compartimentazione negli edifici, inclusi gli hotel. Il Codice definisce tre livelli di prestazione:

- Livello I: Nessun requisito (non ammissibile nelle attività soggette).

- Livello II: Limitazione della propagazione dell’incendio all’interno della stessa attività o verso altre attività.

- Livello III: Limitazione della propagazione del fuoco e dei fumi freddi, richiesta per attività con elevato affollamento, geometria complessa o elevato carico d’incendio.

 Classi di resistenza al fuoco

Gli elementi costruttivi utilizzati per la compartimentazione antincendio devono possedere una classe di resistenza al fuoco specifica, che è misurata in base a tre parametri:

- R (capacità portante),

- E (tenuta ai fumi e fiamme),

- I (isolamento termico).

Le classi di resistenza al fuoco vengono indicate con sigle come EI 30, EI 60, EI 120, dove il numero rappresenta il tempo in minuti durante il quale l’elemento conserva le sue proprietà.

 

 

 

 La compartimentazione verticale e orizzontale negli hotel

 Comparti verticali

La compartimentazione verticale riguarda la separazione tra i vari piani di un edificio, impedendo che il fuoco si propaghi dal basso verso l’alto, in conformità con il naturale movimento del fumo e del calore. Negli hotel, questa tipologia di compartimentazione è cruciale per proteggere le vie di fuga verticali, come scale e ascensori, e prevenire la propagazione del fuoco da un piano all'altro.

 

 

 Esempi pratici di compartimentazione verticale

  1. Scale di emergenza compartimentate

Le scale di emergenza, utilizzate per evacuare gli ospiti in caso di incendio, devono essere separate dai corridoi di ogni piano con porte tagliafuoco di classe EI 60 o EI 120. Ciò assicura che anche in caso di incendio le scale rimangano utilizzabili.

  1. Vani ascensori separati

Gli ascensori sono punti critici in termini di sicurezza antincendio. Devono essere isolati tramite porte tagliafuoco resistenti (EI 60) per prevenire la propagazione verticale del fuoco lungo il vano.

  1. Camini e condotti di ventilazione

I camini e i condotti di ventilazione devono essere compartimentati verticalmente tramite serrande tagliafuoco che si chiudono automaticamente in caso di incendio, per impedire che fiamme e fumi si propaghino tra i piani.

  1. Sezioni di scale di servizio compartimentate

Le scale di servizio, utilizzate dal personale, sono compartimentate rispetto alle aree riservate agli ospiti, per garantire la sicurezza anche in queste vie di fuga alternative.

  1. Separazione tra piani interrati e piani abitativi

I locali tecnici, garage e magazzini situati nei piani interrati devono essere compartimentati rispetto ai piani abitativi tramite barriere resistenti al fuoco di classe EI 120, per evitare che un incendio possa diffondersi alle camere.

 

Comparti orizzontali

La compartimentazione orizzontale riguarda la separazione di spazi sullo stesso piano, come corridoi, camere, cucine e aree comuni. Questo tipo di compartimentazione è fondamentale per proteggere le vie di fuga orizzontali e impedire che un incendio si diffonda lungo un intero piano.

 

Esempi pratici di compartimentazione orizzontale

  1. Corridoi separati dalle stanze con porte tagliafuoco

I corridoi sono compartimentati orizzontalmente rispetto alle stanze con porte tagliafuoco di classe EI 30 o EI 60, impedendo la propagazione del fuoco lungo il piano e garantendo la sicurezza delle vie di fuga.

  1. Separazione tra ristoranti e camere

I ristoranti, situati spesso al piano terra o in aree comuni, sono compartimentati rispetto alle camere tramite soffitti e pareti resistenti al fuoco (EI 120), prevenendo la propagazione del fuoco verso le zone residenziali.

  1. Pareti tagliafuoco tra aree tecniche e residenziali

Le cucine, le lavanderie e le aree tecniche sono compartimentate rispetto alle camere e alle aree comuni mediante pareti resistenti al fuoco di classe EI 120, evitando che incendi accidentali si propaghino.

  1. Barriere antincendio tra sezioni dell'hotel

In hotel di grandi dimensioni, le diverse sezioni dell'edificio (ali o blocchi) sono separate tramite muri tagliafuoco EI 120, per evitare che un incendio si diffonda tra diverse aree.

  1. Compartimentazione dei soffitti tra aree comuni e stanze

I soffitti tra aree comuni, come sale conferenze o ristoranti, e le stanze degli ospiti devono essere compartimentati con barriere resistenti al fuoco (EI 60 o superiori), per garantire che le camere rimangano sicure in caso di incendio nelle aree pubbliche.

 

 Determinazione delle distanze di separazione

 La distanza di separazione è un altro elemento essenziale nella progettazione antincendio, determinata per evitare la propagazione delle fiamme tra compartimenti adiacenti o verso altre attività. Questa distanza può essere calcolata con metodi tabellari o analitici, secondo il Codice di Prevenzione Incendi.

 

 Calcolo della distanza di separazione (metodo tabellare)

 La formula per calcolare la distanza di separazione secondo il metodo tabellare è la seguente:

 

Calcolo dell'irraggiamento termico (metodo analitico)

Il metodo analitico si basa sul calcolo dell'irraggiamento termico emesso da un incendio. La formula utilizzata è la seguente:

 Conclusioni

La compartimentazione antincendio, sia verticale che orizzontale, è una componente essenziale nella protezione passiva degli hotel. La corretta progettazione e implementazione di compartimenti resistenti al fuoco, combinata con l’uso di sistemi di allarme e distanze di separazione calcolate con precisione, garantisce la sicurezza degli occupanti e la protezione delle strutture. Il rispetto delle normative del Codice di Prevenzione Incendi e l’uso di materiali certificati offrono una protezione efficace contro la propagazione del fuoco, consentendo un’evacuazione sicura e facilitando l’intervento dei soccorritori.

 

FAQ sulla compartimentazione antincendio negli hotel

  1. Che cos’è la compartimentazione antincendio?

La compartimentazione antincendio è una tecnica di protezione passiva che prevede la suddivisione di un edificio in compartimenti resistenti al fuoco. Questi compartimenti impediscono la propagazione di fiamme e fumi, limitando i danni e garantendo un esodo sicuro in caso di incendio.

  1. Quali sono i vantaggi della compartimentazione negli hotel?

La compartimentazione limita la propagazione dell’incendio, proteggendo le vie di fuga e consentendo agli ospiti e al personale di evacuare in sicurezza. Riduce inoltre i danni strutturali, proteggendo le aree non coinvolte dall’incendio.

  1. Quali normative regolano la compartimentazione antincendio in Italia?

La compartimentazione antincendio è regolata dal Codice di Prevenzione Incendi, in particolare dal Capitolo S.3, che stabilisce i criteri per la suddivisione in compartimenti, le classi di resistenza al fuoco e le distanze di separazione.

  1. Che cos'è una classe di resistenza al fuoco?

La classe di resistenza al fuoco indica quanto tempo un elemento costruttivo può resistere al fuoco prima di perdere la sua capacità protettiva. Le classi sono espresse in minuti, come EI 30, EI 60, o EI 120, e indicano la resistenza al passaggio di fiamme, fumo e calore.

  1. Qual è la differenza tra compartimentazione verticale e orizzontale?

La compartimentazione verticale separa i diversi piani di un edificio, mentre la compartimentazione orizzontale suddivide le aree all'interno dello stesso piano. Entrambe sono fondamentali per impedire la propagazione del fuoco in diverse direzioni.

  1. Quali elementi devono essere compartimentati in un hotel?

In un hotel, devono essere compartimentate le scale di emergenza, i corridoi, le camere, le cucine, le sale conferenze, i vani ascensori, i condotti di ventilazione e tutte le vie di esodo.

  1. Qual è la classe di resistenza al fuoco richiesta per le porte tagliafuoco negli hotel?

Le porte tagliafuoco in un hotel devono avere una resistenza al fuoco di almeno EI 30, ma in alcune situazioni, come per le porte di vie di fuga e scale di emergenza, possono essere richiesti valori superiori (EI 60 o EI 120).

  1. Come viene determinata la distanza di separazione tra compartimenti?

La distanza di separazione può essere calcolata utilizzando metodi tabellari o analitici previsti dal Codice di Prevenzione Incendi. Tali metodi considerano la percentuale di foratura delle facciate e l'irraggiamento termico emesso dall’incendio.

  1. Quali formule vengono utilizzate per calcolare la distanza di separazione?

Una delle formule più comuni per il metodo tabellare è:

  1. Qual è la funzione delle serrande tagliafuoco nei condotti di ventilazione?

Le serrande tagliafuoco chiudono automaticamente i condotti di ventilazione in caso di incendio, impedendo che il fuoco e i fumi si propaghino attraverso il sistema di ventilazione tra i piani dell'edificio.

  1. Perché è importante compartimentare le scale di emergenza?

Le scale di emergenza sono vie di esodo critiche in caso di incendio. La compartimentazione protegge queste aree con barriere resistenti al fuoco per evitare che le fiamme e i fumi blocchino l’evacuazione.

  1. Cosa significa la sigla EI 120?

La sigla EI 120 indica che un elemento ha una resistenza al fuoco di 120 minuti, durante i quali mantiene la capacità di impedire il passaggio di fiamme (E) e il trasferimento di calore (I).

  1. Quali sono i rischi di un sistema di compartimentazione non adeguato?

Un sistema di compartimentazione non conforme aumenta il rischio che l’incendio si propaghi rapidamente, rendendo difficoltosa o impossibile l'evacuazione e causando maggiori danni alla struttura.

  1. Come vengono protetti gli ascensori durante un incendio?

Gli ascensori sono compartimentati con porte resistenti al fuoco di almeno EI 60, per evitare che il fuoco si diffonda attraverso il vano ascensore, che rappresenta un percorso verticale molto vulnerabile.

  1. Quali materiali vengono utilizzati per le barriere di compartimentazione?

I materiali utilizzati per le barriere di compartimentazione includono cemento, mattoni resistenti al fuoco, cartongesso ignifugo e acciaio. Questi materiali sono progettati per resistere alle alte temperature e impedire la propagazione del fuoco.

  1. Che ruolo giocano le vie di esodo nelle soluzioni di compartimentazione?

Le vie di esodo devono essere protette e compartimentate in modo tale che rimangano sicure e accessibili durante l'incendio. Le porte tagliafuoco e le barriere resistenti garantiscono che non vengano bloccate da fumo o fiamme.

  1. Come si previene la propagazione del fuoco attraverso i soffitti?

I soffitti devono essere compartimentati con barriere resistenti al fuoco (come quelle classificate EI 60 o EI 120) che impediscano al fuoco di passare da un piano all’altro attraverso i condotti o le strutture.

  1. Cosa si intende per continuità dei compartimenti?

La continuità dei compartimenti significa che le barriere antincendio devono essere continue e senza interruzioni, coprendo tutte le superfici di separazione tra compartimenti, inclusi muri, soffitti, e pavimenti.

  1. Le vie di fuga devono essere sempre compartimentate?

Sì, le vie di fuga, incluse scale e corridoi, devono essere compartimentate per garantire che rimangano accessibili in caso di incendio. Questo è essenziale per l'evacuazione sicura degli occupanti.

  1. Quali sono le tecnologie complementari alla compartimentazione antincendio?

Oltre alle barriere fisiche, le tecnologie complementari includono sistemi di rilevazione incendi, sprinkler automatici, serrande tagliafuoco e sistemi di allarme evacuazione, che insieme riducono i rischi e migliorano l'efficacia della compartimentazione.

  1. Cosa sono le porte tagliafuoco?

Le porte tagliafuoco sono dispositivi di sicurezza progettati per resistere alle fiamme e al calore durante un incendio. Sono realizzate con materiali resistenti al fuoco e sono dotate di guarnizioni che si espandono al calore per sigillare eventuali fessure, impedendo il passaggio di fumo e fiamme.

  1. Quali sono le classi di resistenza al fuoco delle porte tagliafuoco?

Le porte tagliafuoco sono classificate in base alla loro capacità di resistere al fuoco e sono indicate con sigle come EI 30, EI 60, EI 120, dove il numero rappresenta i minuti di resistenza al fuoco. Ad esempio, una porta EI 60 può resistere per 60 minuti prima che il fuoco la danneggi.

  1. Dove devono essere installate le porte tagliafuoco negli hotel?

Le porte tagliafuoco devono essere installate in corrispondenza delle vie di esodo, come scale di emergenza e corridoi, e nelle zone che separano le aree ad alto rischio, come le cucine, dai compartimenti residenziali (camere degli ospiti).

  1. Le porte tagliafuoco devono chiudersi automaticamente?

Sì, le porte tagliafuoco devono essere dotate di dispositivi di autochiusura per garantire che si chiudano automaticamente in caso di incendio. In molti casi, queste porte rimangono aperte tramite un sistema elettromagnetico, che si disattiva in caso di allarme antincendio, chiudendo la porta.

  1. Le porte tagliafuoco necessitano di manutenzione?

Sì, è fondamentale effettuare una regolare manutenzione delle porte tagliafuoco, verificando la loro integrità, il funzionamento dei dispositivi di autochiusura e delle guarnizioni intumescenti, per garantire che siano sempre operative in caso di emergenza.

.21 Esempi di compartimentazione negli hotel: focus su porte e corridoi

 

  1. Porte tagliafuoco tra le camere e i corridoi

Ogni porta che separa una camera degli ospiti dal corridoio deve essere una porta tagliafuoco con una resistenza al fuoco di almeno EI 30. Questo permette di contenere l’incendio all’interno della stanza per almeno 30 minuti, impedendo che si propaghi lungo il corridoio.

  1. Compartimentazione dei corridoi ogni 30 metri

Per garantire la sicurezza antincendio, i corridoi dovrebbero essere compartimentati ogni 30 metri con porte tagliafuoco EI 60, in modo da impedire la propagazione del fuoco lungo tutto il piano e proteggere le vie di esodo.

  1. Separazione dei corridoi tramite porte tagliafuoco automatiche

Le porte tagliafuoco automatiche nei corridoi, mantenute aperte tramite dispositivi elettromagnetici, si chiudono automaticamente in caso di incendio. Questo sistema consente la libera circolazione in condizioni normali, ma garantisce la compartimentazione dei corridoi in caso di emergenza.

  1. Porte tagliafuoco con autochiusura nelle vie di esodo

Le porte tagliafuoco installate nelle vie di esodo (corridoi che portano alle scale di emergenza) devono essere dotate di dispositivi di autochiusura per garantire che si chiudano in caso di incendio, bloccando la diffusione del fuoco e dei fumi verso le scale.

  1. Corridoi compartimentati per sezioni di camere

Secondo il Codice di Prevenzione Incendi, non esiste una prescrizione specifica che richieda la compartimentazione dei corridoi in sezioni che servono gruppi di 5-10 camere ciascuno. La compartimentazione negli hotel dipende da vari fattori, tra cui:

 

- Superficie massima del compartimento: La normativa stabilisce limiti sulla superficie massima dei compartimenti antincendio, che variano in base alla quota dei piani e al profilo di rischio Rvita associato agli occupanti. Ad esempio, per piani a quota fino a 12 m con profilo Rvita A2 (occupanti in stato di veglia non familiari con l'edificio), la superficie massima del compartimento è di 2.500 m².

 

- Lunghezza dei percorsi di esodo: La lunghezza massima dei percorsi di esodo orizzontali è un parametro critico. Solitamente, la distanza massima che un occupante deve percorrere per raggiungere un luogo sicuro è compresa tra 30 e 45 metri, a seconda delle specifiche condizioni e della presenza di misure di protezione attiva come impianti sprinkler.

 

- Configurazione dell'edificio e affollamento: La progettazione deve considerare la disposizione degli spazi, il numero di occupanti e le vie di fuga disponibili.

La suddivisione dei corridoi in sezioni che servono gruppi di 5-10 camere ciascuno può essere una buona pratica progettuale per migliorare la sicurezza antincendio, ma non è un requisito normativo specifico. Questa scelta può aiutare a limitare la propagazione di fumo e fiamme in caso di incendio, ma deve essere valutata caso per caso da un professionista qualificato in base alle caratteristiche dell'edificio.

Pertanto, il punto 5 non è esatto se inteso come una prescrizione obbligatoria prevista dalla normativa. È importante che la compartimentazione sia progettata in conformità con le normative vigenti, considerando tutti i fattori di rischio e le specifiche dell'edificio, e che le soluzioni adottate siano validate da un tecnico abilitato.

  1. Porte tagliafuoco doppie nei corridoi principali

Nei corridoi principali, specialmente se di grande lunghezza, possono essere installate porte tagliafuoco doppie (EI 60), che si chiudono su entrambi i lati del corridoio in caso di allarme antincendio, bloccando il fuoco e il fumo.

  1. Corridoi compartimentati con separazione delle aree pubbliche

I corridoi che conducono alle camere devono essere separati dalle aree pubbliche, come le hall o i ristoranti, tramite porte tagliafuoco EI 60, per evitare che il fuoco si diffonda facilmente nelle zone residenziali.

  1. Porte tagliafuoco per la separazione delle ali dell'hotel

In hotel di grandi dimensioni con più ali o sezioni, i corridoi devono essere compartimentati con porte tagliafuoco EI 120, per impedire che il fuoco si propaghi da un’ala all’altra.

  1. Installazione di porte vetrate tagliafuoco nei corridoi

In alcuni hotel, è possibile utilizzare porte tagliafuoco vetrate nei corridoi, con vetri resistenti al fuoco EI 60, per mantenere la visibilità e la luce naturale, garantendo al contempo la compartimentazione antincendio.

  1. Compartimentazione tra corridoi e aree tecniche

I corridoi devono essere compartimentati rispetto alle aree tecniche (ad esempio, locali caldaie o sale elettriche) tramite porte tagliafuoco EI 120, in modo che un incendio nelle aree tecniche non si propaghi nei corridoi o nelle camere.

  1. Porte tagliafuoco nei corridoi che conducono ai magazzini

I corridoi che conducono ai magazzini devono essere compartimentati con porte tagliafuoco EI 120, poiché i magazzini possono contenere materiali combustibili che aumentano il rischio di incendio.

  1. Porte tagliafuoco nelle vie di fuga dei corridoi che collegano a scale di emergenza

Le porte che separano i corridoi dalle scale di emergenza devono avere una resistenza al fuoco di almeno EI 60 e devono chiudersi automaticamente in caso di incendio, per impedire che il fuoco raggiunga le scale e blocchi l’evacuazione.

  1. Porte tagliafuoco scorrevoli nei corridoi

In alcuni hotel, possono essere utilizzate porte tagliafuoco scorrevoli nei corridoi, che si chiudono in caso di incendio. Queste porte sono utili quando lo spazio è limitato e le porte a battente potrebbero essere ingombranti.

  1. Corridoi compartimentati per separare i piani

I corridoi che collegano i diversi piani devono essere compartimentati con porte tagliafuoco EI 60 in prossimità delle scale, per evitare che il fuoco si propaghi facilmente tra i piani.

  1. Porte tagliafuoco con resistenza ai fumi nei corridoi

Le porte tagliafuoco installate nei corridoi devono anche avere guarnizioni fumo-freddo, per impedire che il fumo si diffonda rapidamente lungo il corridoio e renda difficoltosa l’evacuazione.

  1. Porte tagliafuoco a doppio battente nei corridoi di hotel di lusso

Negli hotel di lusso, possono essere installate porte tagliafuoco a doppio battente (EI 60 o EI 120) nei corridoi più ampi, garantendo sia la sicurezza antincendio che un’estetica elegante.

  1. Corridoi compartimentati nelle vicinanze delle cucine

I corridoi adiacenti alle cucine devono essere compartimentati con porte tagliafuoco EI 120, per prevenire che eventuali incendi nelle cucine si diffondano rapidamente nelle zone residenziali.

  1. Separazione dei corridoi con porte tagliafuoco in edifici storici

Negli hotel situati in edifici storici, possono essere installate porte tagliafuoco su misura nei corridoi, rispettando l’estetica dell’edificio ma garantendo comunque la compartimentazione antincendio.

  1. Porte tagliafuoco nei corridoi di accesso alle suite

Le porte di accesso alle suite devono essere tagliafuoco (EI 30 o EI 60), per compartimentare il corridoio principale e proteggere le camere in caso di incendio.

  1. Porte tagliafuoco con vetri resistenti nei corridoi adiacenti alle aree pubbliche

Nei corridoi che confinano con le aree pubbliche, come i ristoranti o le hall, possono essere utilizzate porte tagliafuoco con inserti vetrati resistenti al fuoco (EI 60), per mantenere la visibilità e la continuità visiva, pur garantendo la sicurezza.

  1. Ogni quante camere i corridoi devono essere compartimentati.

La normativa italiana sul Codice di Prevenzione Incendi non fornisce una regola fissa o un numero prestabilito di camere per compartimentare i corridoi negli hotel. Tuttavia, la compartimentazione dei corridoi dipende da vari fattori come:

- Superficie del compartimento: Il Codice stabilisce un limite massimo alla superficie del compartimento antincendio, che dipende dall’altezza dell’edificio e dal rischio associato all’affollamento. Ad esempio, per edifici con rischio moderato, la superficie massima di un compartimento può essere di 5000 m² o meno.

- Distanza dalle vie di esodo: I corridoi devono garantire che le vie di esodo non siano troppo lunghe, in modo che gli occupanti possano evacuare rapidamente. La lunghezza massima del percorso di esodo, solitamente, non deve superare i 30-45 metri, a meno che non siano presenti impianti di spegnimento automatico come gli sprinkler.

- Classe di resistenza al fuoco: La compartimentazione orizzontale dei corridoi, soprattutto nei piani che contengono le camere degli ospiti, deve essere realizzata con porte tagliafuoco EI 30 o EI 60, che chiudono le sezioni dei corridoi per impedire la propagazione del fuoco e dei fumi.

In generale, la compartimentazione deve essere progettata considerando la configurazione dell’edificio, l'affollamento, l'altezza e la lunghezza dei percorsi di esodo, con l’obiettivo di garantire un esodo sicuro per gli occupanti e la protezione delle vie di fuga..

Conclusioni

La compartimentazione antincendio è una strategia fondamentale per garantire la sicurezza degli ospiti e del personale negli hotel. Attraverso una corretta suddivisione degli spazi in compartimenti resistenti al fuoco e la separazione delle vie di fuga, è possibile limitare la propagazione delle fiamme e dei fumi, facilitando l’evacuazione sicura e minimizzando i danni strutturali.

La scelta di porte tagliafuoco e altri elementi resistenti al fuoco è cruciale per rispettare le normative vigenti e assicurare che ogni compartimento offra la protezione necessaria in caso di incendio. Le soluzioni più efficaci prevedono l’utilizzo di porte certificate, progettate per rispondere ai requisiti del Codice di Prevenzione Incendi.

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Le informazioni fornite in questo articolo sono di natura generale e non costituiscono consulenza professionale. Ogni progetto deve essere esaminato e approvato da esperti certificati in sicurezza antincendio e conformità normativa.

Porte Italiane declina ogni responsabilità per eventuali errori, omissioni o conseguenze derivanti dall'uso delle informazioni contenute in questo articolo senza la dovuta consulenza tecnica.