Differenze tra vari i modelli di porte interne
Porte interne sono presenti sul mercato differenti meccanismi di apertura delle porte interne. Può sembrare un particolare secondario, ma questo dettaglio influisce in maniera fondamentale sul funzionamento e la praticità dell’infisso scelto.
Nella breve guida che segue, allora, illustreremo le differenze tra i vari tipi di aperture delle porte interne, così come le loro numerose applicazioni.
L’alternativa tradizionale: apertura porte a battente
Nel caso degli infissi a battente, l’apertura della porta prevede lo spostamento dell’anta verso l’interno o l’esterno. Si tratta dell’alternativa più tradizionale presente sul mercato, capace di offrire una buona funzionalità e prezzi accessibili.
L’apertura delle porte a battente sacrifica in parte lo spazio davanti alla porta, motivo per il quale è necessario calcolare bene le eventuali misure e l’ingombro presente ai lati del serramento. D’altra parte, l’apertura a battente consente una gestione ideale della luce. Il livello di illuminazione è facilmente modificabile agendo sulla maglieria o sull’anta stessa.
Porte interne salvaspazio: porte scorrevoli interne ed esterne
Le porte scorrevoli presentano un meccanismo di apertura del tutto particolare. Questi infissi, chiamati spesso invisibili o salvaspazio, sono disponibili in due varianti fondamentali: interna ed esterna. Si tratta di una differenza piuttosto importante, almeno quando si guarda al tipo di apertura.
Nelle porte scorrevoli interne, infatti, l’anta scivola dentro un foro praticato nel muro, difatti scomparendo alla vista. Si tratta dell’alternativa con il minore impatto sullo spazio circostante, ideale per quando si deve agire su metrature ridotte. D’altra parte, questa scelta obbliga a eseguire opere murarie.
Le porte salvaspazio esterne presentano un meccanismo di funzionamento simile, ma con una differenza essenziale. Il battente scivola sopra la parete, grazie a un apposito carrello posto al di sopra del foro. La facilità di installazione è evidente. Il possibile difetto è dato dal fatto che l’anta, scivolando, occupa uno spazio a lato del foro, che quindi deve essere lasciato opportunamente vuoto.
L’alternativa ibrida: le porte rototraslanti
L’apertura delle porte rototraslanti è molto interessante. In questi infissi, infatti, l’anta scivola sul proprio asse verticale, spostandosi contemporaneamente verso uno dei due lati della cornice. Invece di occupare interamente lo spazio davanti o dietro al foro, tale serramento propone una soluzione intermedia, con un impatto minore in termini di volume. È questo, dunque, il vero punto di forza del tipo di infisso in questione. Occupando spazio sia nella parte anteriore che posteriore del foro, ma in misura ridotta rispetto alle porte a battente, è possibile ottenere un risultato ottimale.
Il meccanismo di apertura delle porte rototraslanti si rivela adatto agli ambienti di piccole dimensioni, e possiede una eleganza innata che lo rende adatto sia ai contesti domestici che professionali.
Un modo originale per risparmiare spazio: le porte a libro
Le porte a libro presentano un meccanismo di funzionamento che si adatta a delimitare ambienti interni ed esterni. La loro originale conformazione vede l’anta divisa in parti uguali, oppure in due parti di dimensioni differenti (normalmente una è il triplo dell’altra). Agendo sulla maniglia, spesso incassata, tutto quello che bisogna fare è spingere verso sinistra o destra. La porta si piega su se stessa fino ad aprirsi totalmente, lasciando lo spazio per il passaggio.
Questo meccanismo di apertura permette di installare le porte a libro senza difficoltà, anche su superfici rialzate. Lo spazio occupato è poco, visto che a sporgere quando l’infisso è chiuso è solo parte dell’intera superficie del battente.
Le porte pieghevoli, pertanto, offrono numerosi vantaggi e consentono una facile gestione della luce.
Porte a ventola o porta a ventola, dal funzionamento semplice e funzionale
Le porte a ventola, dette anche “va e vieni” o porte saloon, sono perfette per gli ambienti lavorativi come ristoranti e macellerie, ma anche cliniche mediche. Il loro meccanismo di apertura e chiusura, infatti, è molto semplice. Per agire su questi infissi non è necessario utilizzare le mani, ma solo poggiarsi brevemente sull’anta. Il meccanismo dei cardini consente alla porta di spostarsi sia in avanti che indietro, lasciando lo spazio per entrare, per poi richiudersi in autonomia.
In termini di gestione dello spazio, le porte saloon occupano un volume piuttosto importante, tenendo in considerazione gli spostamenti dell’anta sia in avanti che indietro. C’è da dire, però, che l’azione del battente dura pochi secondi, visto che la porta torna a chiudersi non appena termina il passaggio.
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